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Gita in Val di Funes

Domenica 29 settembre 2013 (scarica il pdf): Col di Poma (2418 m) e Rif Genova (2301 m).La Val di Funes, lunga ben 24 chilometri, si estende dai vigneti del fondovallefino agli alpeggi ai piedi dei Monti Pallidi ed appartiene alle aree escursionistiche più note ed apprezzate dell’Alto Adige.


La graziosa valle con i suoi pascoli pressoché incontaminati e le sue baite caratteristiche, ha dato i natali a Reinhold Messner, alpinista estremo, famoso ben oltre le frontiere del nostro paese. Nella parte posteriore della valle,   la strada ci porterà in direzione malga Zannes. Da qui a quota 1.679 m s.l.m. ci avvieremo  per l’escursione che ci porterà tra le montagne del magico mondo delle Dolomiti.

Programma:

Ore 5:30 Partenza in pullman da dietro la chiesa per Trento, Bolzano, Chiusa, Funes e Malga Zannes dove si arriverà verso le ore 9.00. Sosta lungo il percorso.

Ore 9:30 Dal parcheggio di Malga Zannes, ci incamminiamo  in direzione nord per attraversare poco dopo il ponte sul ruscello Caseril. Sul lato settentrionale (a sinistra) del ruscello si prosegue in lieve salita nel bosco fino alle prime distese prative (sentieri n°25, 33) e poi seguendo il sentiero n°32 fino ad arrivare alla malga Kaserill. Ora ci troviamo a 1.936 m e godiamo l’aria fresca di montagna ed il fantastico panorama sulle Dolomiti (Ricordiamo che dal 2009 queste fantastiche montagne fanno parte del patrimonio dell’Umanità dell’Unesco). Proseguiremo, per sentirero un po’ più ripido, fino al successivo Rifugio Wörndlejoch a 2.143 m. e da qui, per un grande prato (traccia di sentiero), fino ad arrivare alla croce in cima al Col di Poma a 2.418 m.  Arrivati alla croce siamo sopraffati dal fantastico panorama sulle montagne che ci circondano. Tutte le fatiche per arrivare in questo posto sembrano dimenticate.. Dopo una piccola pausa e dopo aver scattato alcune foto, ci avviamo verso il Passo Poma a 2.344 m, e da qui infine proseguiamo fino ad arrivare al rifugio Genova verso le ore 13,00, dove sosteremo per il pranzo (Rif. aperto fino a metà ottobre)

Ore 14:00 Dopo la meritata pausa per il pranzo, ci incamminiamo lungo il sentiero n° 33 per la malga Gampen a 2.068 m.  In questo breve tratto abbiamo già superato un dislivello di ben 400 metri. L’ultima parte dell’escursione ci porta lungo il sentiero n° 35 fino a Ciancenon, dove potremo in breve tempo scendere a malga Zannes per il sentiero n. 6 , oppure proseguendo per il sentiero n.36, percorrendo i ghiaioni sotto le vette delle Odle, giungere, attraverso le malghe  Geisler e Dusler, in un’oretta  al pullman. (2-3 ore dal Rif. Genova).

Ore 17:30 Partenza in pullman per Marano dove arriveremo verso le ore 21.00 – 21.30.

L’escursione si presenta di una certa lunghezza ma tecnicamente facile.

N.B.: Data l’impossibilità di provare la gita prima delle ferie, le tempistiche sono indicative e da verificare. All’apertura delle iscrizioni, saremo più precisi.

La quota di partecipazione è di € 13,00 (giovani fino a 18 anni € 7,00) da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

Capi gita: Cazzola Simone 3470790980 – Guglielmi Federico 3471701988

15.09.2013 Ferrata Sandro Pertini

Domenica 15 settembre 2013 (scarica il pdf): gruppo delle Odle-Puez. La Sandro Pertini, che porta da Selva Val Gardena al rifugio Stevia sul gruppo delle Odel-Puez, è una magnifica via ferrata che dà modo di ammirare il Catinaccio, il Sassolungo, il Gruppo del Sella, il Gruppo del Cir ed il Castello del Chedul, oltre a tutta la Vallunga e la val Gardena.

Programma gita A:

ore 6.00: partenza in pullman da dietro la chiesa per Selva Val Gardena. Sosta all’arrivo presso la baita-ristoro “la Ciajota” (1.650 m) all’ingresso del Parco naturale Odle-Puez.

ore 9.30: dalla baita si prende la strada sterrata che si inoltra dentro la Vallunga e che in circa 30 minuti ci porta all’attacco della ferrata (1.730 m) dal quale inizia lo sviluppo verticale che caratterizzerà gran parte del percorso.

La progressione nel primo tratto non è particolarmente impegnativa, nonostante l’esposizione. Dopo vari tratti verticali e traversi si arriva ad un breve sentiero che porta all’attacco del secondo tratto attrezzato (1.910 m, 1 ora circa).

La seconda parte della ferrata non ha la varietà dei passaggi del primo tratto, ma risulta piuttosto arrampicabile e divertente: attraverso spigoli di roccia e facili gradoni arriviamo verso la parte finale, la più interessante della salita (2 ore circa).

Aggirando uno spigolo roccioso si raggiunge una scala metallica disposta in orizzontale che consente di superare un profondo crepaccio e oltre la quale si arriva ad una cengia che conduce alla base dell’alto diedro finale. Dopo circa 3 ore si arriva ad una nicchia naturale dove è conservato il libro di vetta e un suggestivo rilievo in legno raffigurante la Madonna col Bambino che rappresentano la fine dalla via (a 3 ore circa dall’attacco).

Per semplici prati ed in leggera salita si arriva in 20 minuti al rifugio Stevia (2.312 m) dove finalmente potremo ristorarci e godere del bel panorama circostante.

ore 14.30 circa: inizio della discesa seguendo il sentiero n.17 che, per prati e boschi, ci porterà alla corriera in circa 1 ora e 30.

ore 17.00: partenza da Selva e tappa a Chiusa per sosta e visita presso il birrificio artigianale Gasslbräu

ore 22.00: previsto arrivo a Marano

Programma gita B

ore 9.30: partenza dagli impianti di risalita di Santa Caterina Val Gardena (1.428 m) per il rifugio Firenze (2.040 m a 1.30 h dalla partenza). Da qui seguiremo il segnavia 17B che sale a serpentina per un rado bosco di cembri per addentrandosi nel ripido vallone detritico de La Piza, dove degli appigli artificiali consentono di proseguire anche agli escursionisti meno esperti. Dopo ore 1-1.30 si raggiunge la Forcella La Piza, punto culminante dell’escursione. Da qua in 20 min. si arriva al Rif. Stevia (2312 m), a circa 2 ore dal Firenze, dove incontreremo la comitiva A.

Capi gita: Nicola Ruaro – Ugo Perdoncin – Fabiano Grolla

Note tecniche: anche se la ferrata è classificata media-difficile ed è molto protetta (scale, staffe, corda), non è da sottovalutare in quanto la verticalità e la fatica possono influenzare molto l’andamento della gita. Pertanto è richiesto un adeguato allenamento e mancanza di vertigini.

Portare attrezzatura da ferrata (omologata), casco, 2 moschettoni e 2 cordini.

Per facilitare la partecipazione alla gita a tutti è stato aggiunto anche un percorso alternativo che eventualmente potrà essere ulteriormente semplificato con la salita in funivia al rif. Firenze.

Le iscrizioni si faranno nei due martedì precedenti la gita.

La quota di partecipazione è di € 12,00 (giovani fino a 18 anni 6,00 €) da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

08.09.2013 Monte Grappa GEMbike

GEM BIKE – Monte Grappa

Domenica 8 settembre 2013 (scarica il pdf):L’itinerario proposto permette di esplorare il massiccio del Grappa a 360° con un percorso di poco più di 40 Km:si parte da Campo Croce (1048m) sul versante Sud, si raggiunge subito la vetta (1750m) e poi si compie un ampio giro in senso antiorario gustando i panorami sul versante trevigiano, su quello bellunese per finire su quello trentino e vicentino.
Va sottolineata l’importanza storica del Grappa, teatro di cruente battaglie nella I Guerra Mondiale e dal 1922 Monumento Nazionale. Lungo il percorso, soprattutto nella prima parte, si possono osservare i resti di trincee, gallerie e sbocchi per le postazioni di artiglieria.

PROGRAMMA DELLA GITA:

Ore 7,00 Ritrovo in Casa del Giovane e partenza per Romano d’Ezzelino e Campo Croce.
Ore 8,30 Cominciamo a pedalare su strada asfaltata leggermente in salita, breve discesa fino ad imboccare la strada bianca, in salita da affrontare con calma, che si ricollega dopo 5,5 km a quella asfaltata (1487m) che ci accompagnerà fino a Cima Grappa.
Ore 10,00 Dopo una breve pausa per ristorarci, affrontiamo la prima discesa, impegnativa all’inizio con fondo di lastroni e sassi mobili; segue un bellissimo tratto sterrato e veloce in mezzo al bosco fino a malga-rifugio Bocchette (1322m); una leggera salita asfaltata ci porta al rifugio-albergo Forcelletto (1390m)
Ore 11,00 Breve sosta prima di ripartire su sentiero pianeggiante fino a malga Fiabernù (1404m); da qui si scende lungo la dorsale del Col dei Prai, in erba prima e attraverso un bosco di abeti e larici poi, si fa più ripida fino a Casa Fratte (1284m) da dove si può ammirare uno stupendo panorama sul lago del Corlo e sulle montagne che vanno dall’Altopiano di Asiago, a Cima d’Asta, alle Pale di San Martino e fino al Cansiglio (se la giornata è favorevole si potrà vedere anche la Marmolada e le principali vette bellunesi). Da qui in discesa si raggiunge loc. La Rotonda (1058m) e si prosegue su sterrato pianeggiante per 3 km circa fino all’imbocco di Val Cesilla (914m)
Ore 12,30 Pausa per rifocillarsi e prendere forza per la salita asfaltata in leggera pendenza che in 3,5 km ci porta fino alla contrada Magnola (1210m) oltre la quale imbocchiamo una sterrata inizialmente impegnativa e poi meno faticosa che corre in mezzo a maestosi pini fino al Cason delle Farine (1428m) e l’ultimo strappo fino alla sella Col delle Farine(1480m). In discesa su erba attraversiamo una serie di confini reticolati fino a Casa Paina e poi su sterrato raggiungiamo in breve la SS che sale da Romano alla Cima: noi scendiamo e prendiamo a sinistra la strada sterrata che ci porta a Malga Moda (1192m)
Ore 14,30 Qui è previsto il pranzo se il tempo è bello (si può mangiare a modico prezzo), altrimenti proseguiamo fino a raggiungere il punto di partenza: da Malga Moda ci separano solamente 4,5 km (leggera salita iniziale, discesa sterrata con fondo sconnesso e ultimo tratto su asfalto, un po’ in salita e un po’ in discesa) che si percorrono in 30 minuti circa (con la pancia piena anche 40!)

E’ obbligatorio l’uso del casco e si consiglia di avere al seguito abbigliamento adeguato e soprattutto acqua e liquidi: durante il percorso non ci sono fontane, solamente a Cima Grappa e al Forcelletto si può eventualmente acquistare qualcosa al bar. Il percorso potrebbe subire delle variazioni a causa di imprevisti.
Ci troviamo martedì 3 settembre in sede GEM per altre comunicazioni sulla gita, le iscrizioni ed accordarci sui trasporti.

Il capo gita
Viero Graziano – cell. 338 2646212

Gita in MTB sul tracciato della RampiLedro

Domenica 13 luglio 2014: Ritrovo in nel piazzale dell’Acli ore 6.00 per caricare le bici e alle 6.30 si parte con direzione Pieve di Ledro dove parcheggeremo vicino al campo sportivo (loc. Le Salèce) dal quale si comincia a pedalare.

Dopo 100 m ci si immette su via Alzer svoltando a sinistra e proseguendo sempre dritto si percorre un tratto di circa 1 km su strada piana ed asfaltata. A questo punto girando a destra, si affronta il primo strappo del percorso: breve salita di 750 m con pendenza media del 12,8%. In prossimità dello scollinamento, si oltrepassano due incroci, al primo (km 1,7) si procede diritto, al secondo (km 2,1) si gira a destra immettendosi su strada sterrata, dove ha inizio una discesa scorrevole ad ampia carreggiata con pendenze al 4.4% e che non presenta alcuna difficoltà tecnica. Al km 4 circa, si svolta a sinistra e ci si immette sulla strada asfaltata che collega Località Pur con Molina di Ledro, dopo, giunti al km 5,6 circa ha inizio la salita per Tremalzo che può dividersi in tre settori. Il primo settore è il più vario ed impegnativo del percorso, presenta alcuni strappi con pendenza impegnativa alternati da tratti pianeggianti. Girando a destra (Molina zona lago) si percorre una salita di 750 m al 10% di pendenza, con l’ultimo mezzo chilometro sterrato. Dopo un breve tratto in acciottolato, svoltando a destra, si torna sull’asfalto per altri 600m giungendo ad un incrocio a 4 vie. Si gira ancora a destra e si affronta un primo strappo in sterrato impegnativo (360 m al 16,3% di pendenza) dopodichè le pendenze tornano ad essere più contenute per un breve tratto. Al km 8,1 si trovano i primi 4 tornanti seguiti da 2 km al 7,5% che portano fino alla prima breve discesa (100 m al 13,1%). Dal km 10,3 al km 12,5, la salita torna ad essere impegnativa. Continuando a tenere la destra ad ogni incrocio che si incontra, si affrontano due tratti ripidi (12,9 e 15,3% di pendenza media) intervallati da una breve discesa. Il secondo settore presenta vari saliscendi dove si possono recuperare un po’ di energie prima di affrontare il terzo settore. Dal km 12,5 al km 15,2 si passa dai 1255 ai 1204 m s.l.m., giungendo fino a Passo Nota per mezzo di una strada sterrata caratterizzata da un continuo sali-scendi. L’unico strappo degno di nota è il passaggio a Passo Bestana (200 m al 14,1%) che si incontra al km 14,1. Anche in questo scorcio del percorso, ad ogni incrocio si tiene la destra. Il terzo settore, da Passo Nota, prevede una lunga salita regolare ed abbastanza tecnica su strada militare, lunga circa 7,6 km, che porta ai 1843 m di Cima Marogna, punto più alto del percorso. La pendenza è di circa il 9% con un breve tratto di pianura dal km 18,2 al km 18,7. A cima Marogna ha inizio la discesa su strada asfaltata che porta prima al Rifugio Garda (km 24,5) e successivamente al Rifugio Garibaldi (km 27, 1521 m s.l.m.) percorrendo la strada provinciale 116. Qui si gira a destra e si affrontano 2 km di salita sterrata (pendenze contenute) per giungere fino a 1628 m s.l.m. All’incrocio del km 25,5 si gira a destra e si scende fino a Malga Caset, prima della Malga si prende il sentiero a sinistra dove ha inizio una discesa tecnica in single track, la bici si può guidare con discreta facilità ed il sentiero non è stretto né angusto. Particolare attenzione va riposta invece nel tratto seguente, che ha inizio al km 34 e che porta fino all’abitato di Tiarno di Sopra. La strada è in alcuni punti molto ripida ed abbastanza scorrevole. Giunti in località Scarpi (Tiarno di Sopra), si tiene sempre la destra e ci si immette in una stradina di campagna pianeggiante. Dopo 800m circa, (km 36) si percorrono 100 m della S.S. 240 per poi svoltare a destra e percorrere gli ultimi 4 km su una strada asfaltata veloce e parallela alla statale, che porta fino al traguardo posto sempre in località Pieve di Ledro.

23.07.2013 Festa della birra e della sopressa

Martedì 23 luglio alle ore 20.00 precise ci ritroveremo come ogni anno per continuare la nostra tradizione di trascorrere una allegra serata assieme per salutarci prima di andare in ferie.

La festa si farà presso la sede GEM a Casa Bortolo. Si raccomanda la puntualità perché, vista la vicinanza di molte abitazioni, non possiamo far continuare la festa a nostro piacimento.

Saranno graditi qualche bottiglia di vino, dei dolci e tanta voglia di stare insieme in allegria.

Offerta libera

Importantissimo: Raccomandiamo a tutti vivamente di non portare dolci, creme o altri alimenti confezionati con uova non cotte.

13.07.2013 Manutenzione Sentieri

Sabato 13 luglio è prevista un’uscita di manutenzione sentieri in Novegno. E’ utile ricordare che fa parte degli impegni presi da tutto il nostro gruppo anche partecipare e contribuire a questo tipo di attività, che spesso è dimenticata o snobbata.
Ci troviamo in sede martedì 9 luglio per il programma e l’adesione per l’iscrizione alla polizza assicurativa.

La Commissione sentieri

Gita al Grossglockner

Grossglockner-150x150Sabato 6 – domenica 7 luglio 2013 – Grossglockner, la più alta vetta dell’Austria e del Parco Nazionale degli Alti Tauri.
Fino al 1918 la montagna più elevata dell’Impero Austriaco era l’Ortler m. 3902 (Ortles), poi alla fine della Grande Guerra l’Alto Adige entro nei confini dell’Italia e il primato passò ai 3798 m. del Grossglockner.

Osservata dal versante meridionale, dalle valli tirolesi di Matrei e Kals, la montagna rivela una struttura compatta e imponente: la sua forma a campana, “Glocken”, ha infatti dato origine al suo nome.

Questa è la meta che ci siamo posti; sarà una spettacolare salita alpinistica ed impegnativa nella parte finale della cresta rocciosa che porta alla vetta.

Programma:

Sabato 6

Ore 07:00 partenza in pullman, da dietro la chiesa, per Bressanone, Lienz in Austria, Matrei e Kals-Lucknerhaus m. 1984 Sosta durante il tragitto.
Ore 13:00 Arrivo in pullman. Da questa località si procede a piedi per il rif. Studlhutte, posto a m. 2802, dove si pernotterà.

Domenica 7

Ore 04:30 Colazione
Ore 05:00 partenza dal rif. verso il ghiacciaio del Kodnitzkees    in direzione della parete sud. Si prosegue poi per cresta rocciosa, aiutati da funi di acciaio, verso il rif. Erzherzog Johann Hütte posto a m. 3454.

Si gira direttamente a nord ovest, in direzione di un canalino che termina all’inizio della cresta finale.
Inizia ora la parte più impegnativa, più aerea e spettacolare che porta direttamente alla cima del Grossglockner m. 3798.
Dalla cima si discende lungo la via di salita, passando per il rif. Studlhutte, e da qui fino al parcheggio del pullman.

Comitiva B: C’è la possibilità per chi vuole di salire tranquillamente tutti assieme al rif.  Erzherzog Johann Hütte.
Qui si potrà attendere il ritorno di coloro che sono saliti alla cima per rientrare assieme al rif. di partenza e poi al pullman che attende al parcheggio di Lucknerhaus.

Note tecniche: attrezzatura da ferrata, casco, 2 moschettoni e 2 cordini, piccozza, ramponi e abbigliamento d’alta montagna.

Le iscrizioni si faranno nei due martedì precedenti la gita.

La quota di partecipazione è di € 30,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.
Il costo del pernottamento a mezza pensione in rif. è di € 43,00.

                  Capi gita: Cortiana Daniele – Ferrari Roberto

Grossglockner1

Clicca sull’immagine per aprire la galleria

 

GEMBIKE – GIRO NEI POSTI DELLA PRIMA GUERRA

La gita del GEM BIKE in programma il giorno 21/07/13 è stata spostata a DOMENICA 28 LUGLIO, causa sovrapposizione con la gita del Gem alla Croda Bianca.

Programma gita:

Partenza alle ore 07,00 in casa del giovane direzione Gallio

Ore 9,30  comincia il giro

Si parte dal paese di gallio sull’altopiano di asiago, e precisamente, alla rotonda prima di entrare in paese venendo da asiago si gira a sinistra per la valle di nos, subito dopo l’abitato la strada diventa bianca, si sale, prima in dolce salita poi sempre più impegnativa, fino a malga bosco secco dove la strada si apre un pò, si sale ancora tenendo direzione verso: piazza delle saline e bivio italia, raggiunti il bivio italia si continua verso campo gallina , dove si possono vedere ancora i resti degli accampamenti austriaci , si continua fino alla zona dei monumenti ,sosta e si prosegue verso  la busa del molton per raggiungere malga Galmarara ultima salita verso monte zingarella e poi scendere verso malga zebio sosta ,discesa verso l’aereoporto di Asiago per poi arrivare a Gallio.

Il giro e di 45 km. su mulattiere di guerra .

per informazioni telefonare a

STEFANO FABRIS 3473248419 O GIULIO NOVELLA 3280326524

CI TROVIAMO MARTEDI 23 LUGLIO IN SEDE GEM PER L’ISCRIZIONE DELLA GITA (SERVE PER L’ASSICURAZIONE)

Cima di S. CASSIANO m. 2581 – 23/06/2013

Domenica 23 giugno 2013: Cima di S. CASSIANO m. 2581 (Val Sarentino) (scarica il pdf)
La gita di oggi ha come meta escursionistica la Cima di San Cassiano nelle Alpi Sarentine orientali. Questa cima di 2.585 m si erge sopra i paesi di Lazfons e Valdurna in Val Sarentino. Lungo il percorso si trova anche il più alto luogo di pellegrinaggio dell’Alto Adige.

Programma

Ore 5.30 Partenza da dietro la chiesa per Trento, Bolzano, Val Sarentino loc. S. Martino m. 1500. Sosta lungo il percorso.

Ore 9.00  Si inizia a camminare lungo il sentiero n. 7 fino ad arrivare al passo del Lucolo m.2370. Per chi vuole e si sente in forze c’è la possibilità da qui di raggiungere la cima di S. Cassiano m. 2581 (ore 1 e 20 tra salita e discesa). Tutti gli altri raggiungono in breve, verso le ore 12.00, in leggera discesa il rif. Rifugio S. Croce di Lazfons m. 2298. Sosta per il pranzo al sacco.

La configurazione attuale  del rifugio risale al 1952, ma la sua storia è più che secolare. Appartiene alla Parrocchia di Latzfons. La sua notorietà è dovuta al vicinissimo Santuario di Santa Croce  di Latzfons, la cui chiesa di pellegrinaggio è la più alta dell’Alto Adige ed addirittura una delle mete di pellegrinaggio più alte d’Europa. Fu costruita nel 1868 sulle rovine di una piccola cappella ed ospita il “Schwarzen Herrgott“ (il Jesù Cristo nero), un’icona cristiana che trova tutela presso la chiesa e che attira pellegrinaggi da tutto il mondo.

Alle ore 14.00 si inzia a scendere lungo il sentiero n. 5 che in ca. 3 ore ci porterà in riva del lago di Valdurna m.1540 e al paese di Valdurna dove ci attende il pullman.

Verso le ore 17.30 ca. partenza in pullman per Marano dove si arriverà intorno alle ore 21.30.

 

Escursione facile (ca. 1000 m. di dislivello) richiede però un minimo di allenamento.

La quota di partecipazione è di € 15.00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

 

Capi gita: Binotto Antonio – Munari Piero

 

Clicca sul link per vedere l’album fotografico
https://picasaweb.google.com/114552312789868493359/20130623CimaSCassiano

Gita alla CRODA BIANCA

Domenica 21 luglio 2013 : Croda Bianca m. 2517 (Valle Aurina). Una facile sommità posta sul crinale che divide la Knuttental dalla Ahrntal (Valle Aurina). Un’ascensione per tutti, priva di pericoli in un riposante panorama pastorale.

Programma:
Ore 5.00
Partenza in pullman da dietro la chiesa per Trento, Bolzano, Brunico e Riva di Tures, dove si arriverà verso le ore 9.00. Sosta lungo il percorso.

Ore 9.30 Inizieremo a camminare, poco oltre il parcheggio e subito prima del ponte sul torrente Knutten, sulla sinistra, lungo il sentiero n. 1. Si tratta di un piacevole sentiero che, ben marcato, risale in moderata pendenza il pendio posto sulla destra orografica della valle. Tratti nel bosco di conifere si alternano ad altri con vegetazione più rada che permettono belle visioni alle spalle sulla conca di Riva di Tures sovrastata dalla grande cima, in parte coperta da ghiacciai, del m. Nevoso.
Nel settore superiore la pendenza decresce e il bosco va diradandosi sino a raggiungere una magnifica zona a pascolo erboso. Un breve tratto tra i prati e siamo alla malga Dura (Durra Alm m. 2096, ore 1 dalla partenza), ottimo punto d’appoggio, gestito nella bella stagione, posto in posizione molto panoramica che invita alla sosta.
In coincidenza della malga siamo ad un importante bivio: ignoriamo il segnavia 1a che volge a sinistra traversando tra i pascoli in direzione della Hirberalm. Scegliamo la destra mantenendo per un breve tratto il sentiero con doppia numerazione 1 e 1a sino ad un piccolo macero.
Abbandoniamo definitivamente il tracciato 1°, che cala in direzione della Knuttenalm (malga dei Dossi), per volgere a sinistra mantenendo il segnavia 1. Riprende ora la comoda salita su fondo ben marcato. L’ambiente è quanto mai riposante tra pascoli e le ultime macchie di conifere.
Proseguendo, il sentiero raggiunge il filo di un costone erboso aggirando un piccolo solco per poi proseguire nella salita obliquando decisamente a destra. Scomparsa completamente l’alberatura compare, di fronte a noi, la caratteristica parete della Croda Bianca (Weiße Wand). Non facciamo fatica a capire il perché di questo toponimo: la montagna è infatti caratterizzata da enormi placconate rocciose inclinate di dolomia triassica. Si tratta di rocce di colore chiarissimo al punto che, quando il sole batte a picco su di esse, si potrebbe essere indotti, dal basso, a scambiarle per neve o ghiaccio. Il contrasto è particolarmente forte per la presenza, tutto intorno, di rocce scure come quelle della Punta Nera, obiettivo della nostra ascensione.

Il sentiero prosegue portandosi fin quasi sotto le rocce biancastre della Croda Bianca: il tracciato volge a questo punto verso sinistra per risalire il ripidissimo canale erboso che corre a fianco delle placconate rocciose. Il tratto è estremamente ripido ma, ancora una volta, non vi è alcuna difficoltà né alcun tratto esposto; in breve, con una serie di tornanti, si accede alla soprastante sella denominata Bretterscharte, oltre la quale il sentiero 1 cala nella Hasental scendendo in direzione della valle Aurina. Siamo ovviamente in pieno crinale alla vista di un bellissimo panorama aperto verso sud est in direzione dei ghiacciai delle Vedrette di Ries.

E’ ora possibile, in pochi istanti, raggiungere la sommità della Croda Bianca: si volge a destra lungo il sottile crinale (attenzione all’esposizione) sino alla cima m. 2517, libro di vetta, ore 1 e 30 da malga Dura; ore 2.30- 3.00 complessive.
Dalla cima si può scegliere una discesa ripida verso il maso Steger oppure la più comoda, ma notevolmente più lunga strada forestale verso Predoi, ore 2 e 30 ca.

Ore 14.00 Inizio della discesa verso Predoi dove troveremo ad attenderci il pullman.

Ore 17.30 Partenza in pullman per Marano dove arriveremo verso le ore 22.00 – 22.30.

L’escursione si presenta di una certa lunghezza ma facile.
La quota di partecipazione è di € 15,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

Capi gita: Fabris Gianstefano 3473248419 – Benetti Maurizio 3470869837

Clicca sul link per vedere l’album fotografico

https://picasaweb.google.com/114552312789868493359/20130721CrodaBianca#5922664717969679650

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