Category: Escursionismo (Page 12 of 12)

05.05.2013 Escursione in Lessinia

Domenica 5 maggio 2013 – Le contrade Cimbre di BOSCOCHIESANUOVA
La Lessinia è la zona più importante del Veronese dal punto di vista naturalistico, mai conosciuta a sufficienza nella sua ricchezza e complessità: una montagna che è stata abitata e trasformata dall’uomo, che ne ha mirabilmente impiegato la pietra calcarea per le costruzioni e per le opere d’arte popolare.

Dopo le due serata teoriche di conoscenza della Lessinia, ci pare,  perciò, opportuno  visitare direttamente questo ambiente,  frutto di un continuo lavoro di modellazione  da parte di tenaci montanari che si sono insediati qui nel Medioevo.  Oltre a muoverci nell’ambiente naturale (pascoli e boschi) potremo osservare soprattutto le caratteristiche architettoniche delle antiche contrade cimbre: si tratta   di grandi edifici in pietra che, anche se in gran parte abbandonati, emanano ancora un fascino suggestivo sia per la loro posizione che per la conformazione  edilizia.

Il percorso ricalca parte del sentiero E5 ed è anche un ritorno, dopo circa 20 anni, ai primi luoghi della Lessinia visitati dal GEM.

Partenza in pullman, da dietro la chiesa, per  Vicenza, Verona Est e Boscochiesanuova, fino alla località Grietz (m. 1260 s.l.m.).

Ore 09:30 _ Partenza da località Grietz, dopo avere osservato un esempio eccezionale di recupero di  “giassara”: in discesa, con asfalto e poi strada bianca, visitiamo le contrade Tal e Laorno (inserita nel fondo di una verde dolina); qui ci immettiamo nell’ambiente selvaggio del Vajo di Squaranto (m. 1170) che percorreremo fino ad incrociare il sentiero europeo E5.

Lo seguiremo in salita per raggiungere e visitare le contrade Merli (tipica struttura a corte con pozzo), Brutti (con originali  poggioli in pietra) e, dopo la sosta per il  pranzo, proseguiremo su strada bianca fino a Contrada Maregge (m. 1260).   Attraversata la provinciale, visiteremo le successive contrade Tinazzo (grande vasca con acqua potabile), Zamberlini e Scala per arrivare poi a Contrada Croce (m. 1150). Da qui scenderemo verso il Vajo dell’Anguilla, passando attraverso Contrada Lesi.

Giunti quasi in fondo al Vajo (m. 900), risaliremo poi verso Boscochiesanuova  (m. 1100) che raggiungeremo dopo aver visitato le contrade Tander, Biancari (stalle impreziosite da colonnato) e Baito Coletta. L’avvicinamento al centro principale della Lessinia ci permetterà di osservare anche varie modalità di recupero abitativo di edifici costruiti molti secoli fa e ancora utilizzati.

Ore 18:00Partenza per Marano, con  sosta lungo il percorso, ed arrivo previsto alle ore 21:00 circa.

Note tecniche: escursione adatta a chiunque sia già un po’  allenato,

Equipaggiamento: scarponi,  abbigliamento normale da montagna, macchina fotografica.

N.B. Gli orari potranno variare a seconda dell’interesse dei partecipanti.

La quota di partecipazione è di € 10,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione

                                                                      I capi gita: Giuliano Rizzato – Loretta Rigoni

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07.04.2013 Gita di apertura

Programma:

8.00 partenza da dietro la chiesa (cercando di utilizzare il minor numero di auto possibile, poiché non c’è molto posto per parcheggiare) per località Val Siberia a Magrè di Schio,  fino alla partenza del “Sentiero dell’alpino”.
8.30

 

 

Partenza a piedi lungo il Sentiero dell’alpino che seguiremo per circa due terzi fino ad incontrare una stradina forestale che ci porterà a percorrere la strada della Zovo (ATTENZIONE: STRADA STRETTA E TRAFFICATA; RIMANERE IN FILA) fino alla contrada Gecchelini, dopo la quale, al tornante, parte il sentiero del Sojo Rosso che ci porterà, in ca. 45 min.,  alle contrade sotto la località Muciòn. Da qui, in 10 min., raggiungeremo la chiesetta del Muciòn nostro punto di arrivo.
11.00 S. messa, quindi pranzo al sacco. Sono graditi vino e dolci.
14.30 Iniziamo la discesa, lungo il sentiero di salita, fino a raggiungere le macchine.

Il percorso è facile, adatto a tutti.
La località Muciòn è raggiungibile facilmente in auto salendo lungo la strada dello Zovo: superato Monte Magrè, poco dopo contrà Gecchelini, c’è la deviazione (segnalata) per la chiesetta del Muciòn che si raggiunge dopo ca. 2 km dalla deviazione.

Capi gita: Rossato Agostino – Fanchin Pierluigi

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Tra le Valli di Rubbio

Domenica 21 aprile 2013 – Rubbio è un piccolo paese assolato a mille metri di quota, battuto dal vento, posto sull’estremo promontorio sud/est dell’Altipiano dei 7 Comuni.

Si protende verso Bassano del Grappa e la pianura come un’immensa prua di una nave e, data la sua posizione, offre paesaggi dagli orizzonti sconfinati e dalla luce abbagliante. Nei giorni limpidi si può dominare quasi tutta la pianura Veneta, da Vicenza alla laguna di Venezia e al mare che si distingue distintamente e fino all’Appennino Bolognese. Verso nord/est si distinguono il Grappa, le Pale di San Martino ed il gruppo dei Lagorai.

Programma:

Ore 7.30

 

partenza da dietro la chiesa per Bassano del Grappa seguendo la statale per Asiago fino alla località di Tortima (fraz. di Conco) dove, a destra (indicazioni), si dirama una strada, sempre in salita, ma senza altri tornanti, che porta alle prime case del paese (m. 1057).
Ore 9.00

 

 

partenza a piedi seguendo le indicazioni per Val di Pozzolo, Val Valleranetta dove troveremo  il cippo storico, un grosso sasso con scolpito una grande croce, il leone di S. Marco e la data 1484, il quale segnava il confine della dominio della città lagunare, e il Monte Campolongo m. 1142 con i suoi trinceroni della Prima Guerra Mondiale. Percorreremo le Casare di Campolongo, se avremo tempo faremo una deviazione al Monte Caina  m.1002. Sosta pranzo.
Ore 14.00

 

 

 

 

 

Ritorno verso Rubbio e sosta e visita alle Cave Dipinte Opera, ormai celebre, dell’artista bassanese Toni Zarpellon. Si tratta di quattro anfiteatri rocciosi, creati dall’escavazione della pregiata pietra calcarea, ripuliti dall’artista e trasformati in opera d’arte a partire dai primi anni ottanta. Ognuna delle cave ha un tema: la prima, e più famosa e affascinante, è la Cava Dipinta. Sfruttando le asperità rocciose, l’artista vi ha dipinto una serie di facce ed animali stilizzati. E’ un caleidoscopio di colori e di allegorie sfavillanti. Nella seconda, detta Cava Abitata, l’artista ha operato una serie di installazioni di serbatoi e marmitte di automobili, opportunamente trattati e sagomati, che danno l’impressione di facce e figure umane. Il colpo d’occhio è davvero impressionante, una specie di bolgia infernale dove anime straziate urlano il loro dolore. La sensazione che si prova è di estrema tristezza, sofferenza e solitudine, in mezzo a questa popolazione di fantasmi scavati dalle più profonde e nascoste pieghe delle nostre anime.
Ore 17.00 Arrivo a Rubbio e ritorno a Marano.

 

La quota di iscrizione è di € 10,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

Il  percorso  è  adatto  a  tutti ma,  non  avendolo  potuto  visionare  a  causa  del  maltempo  e della neve attualmente presente sul sentiero, potrebbe essere modificato.

Il tempo di percorrenza a piedi sarà di 4-5 ore.

Capi gita: Dalle Fusine Alberto – Dal Santo Alberto

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