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Parte II – Appunti di Storia (1967-1968)

Per documentare come il GEM fosse ormai una realtà in crescita riportiamo alcuni brani tratti da un vecchio diario di Gianni Finozzi.

Attività anno 1967

Giovedì 29 Giugno 1967

”Alla S. Messa delle 5,30 siamo presenti tutti e sette : Io, Mario Gasparin, Franco Boscardin, Bortolino Ruaro, Edoardo Finozzi, Flavio Pedroni, Severino ……..per domandare aiuto al Signore perche ci preservi dai pericoli e ci aiuti nella fatica. Le due moto ( un gilera 175 e una vespa) e la macchina ( una fiat 600) si comportano molto bene anche perché la strada è pessima. Il gilera al passo Pian delle Fugazze prende fuoco, velocemente riparato prosegue come detto. Alle ore 9 siamo al rifugio Campogrosso , parcheggiate le moto e la macchina, ci carichiamo gli zaini e via alla conquista di Cima Posta. Per salire in vetta abbiamo scelto il vaio dei colori”

Domenica 16 Luglio 1967

”(…) Meta della nostra gita ,Pasubio. Prendiamo la via così detta delle Gallerie ,che sono ben 52 (…) Arriviamo al rif. Papa alle 11 circa ,dove c’è Paolo Tracanzan che ci attende con i viveri. Lui era salito in auto ,io , Mario, Bortolino, e Flavio a piedi…”

Giovedì 20 Luglio 1967

”(…)Prima che giunga mezzogiorno faccio in tempo recarmi a Schio per presentare le domande di inscrizione al CAI. Sabato dovrò recarmi a ritirare le tessere…”

Venerdì 28 Luglio 1967

”(…)Ieri sera abbiamo avuto un colloquio col Signor Arciprete sul tema GEM (gruppo escursionisti maranesi). Abbiamo tutto il suo appoggio e il suo aiuto, ora ci metterà a disposizione una stanza che diventerà la nostra sede e da dove partiranno tutte le iniziative e attività del gruppo. Già si è ideato un programma per i mesi venturi, ma non c’è nulla di deciso ancora…“

Mercoledì 30 Agosto 1967

“(…)Sono sorte nuove complicazioni per organizzare la settimana del GEM . Dovremmo modificare il programma che avevamo stabilito. E’ un vero peccato, era una cosa che doveva riuscire ben fatta.”

Lunedì 4 Settembre 1967

”(…)Per quanto riguarda il GEM si è stabilito che lunedì 18 ci sarà Pieropan ed è ancora in sospeso la seconda serata, o la si fa il mercoledì o il venerdì.”

Venerdì 8 Settembre 1967

”(…) Lavoro fino a mezzogiorno in sede per terminare di dipingere i nomi dei paesi partecipanti.Mentre io faccio questo gli altri stampano i volantini di presentazione del GEM. È bello lavorare così assieme, tutti uniti dallo stesso ideale e dagli stessi interessi…”

Martedì 12 settembre 1967

”(…)Questa sera c’è la riunione del GEM, si deciderà se rinviare ogni cosa, per vedere come andrà a finire con Marco Dal Bianco, oppure lasciare il programma così com’è. Si dovrà, anche, cominciare ad addobbare le sale che a noi serviranno per i nostri scopi. Dovremmo fare un salto anche a Schio dal presidente del CAI. Come vedi lavoro ce ne molto per tutti.”

Martedì 15 Settembre 1967

”(…) Marco Dal Bianco è venuto a mancare, ai sui cari, ai suoi amici ed alla montagna, oggi alle ore 2 della notte”

Sabato 16 settembre 1967

”(…) Ieri sera mi sono impegnato con Basilio nell’organizzare e nel procurare il materiale occorrente per addobbare la sala della prima riunione. Ci siamo recati al CAI e lì abbiamo trovato un’atmosfera triste a causa della morte di Marco. Essi ci daranno tutto l’aiuto necessario, come ci avevano già promesso, per affrontare le prime difficoltà.
Alle ore 16 avranno luogo i funerali di Marco…”

Domenica 17 Settembre 1967

”(…)I ragazzi stanno preparando la stanza della prima riunione; non mi sembra che faccia colpo a chi entra, ma son sicuro che faranno un ottimo lavoro…”

Lunedì 19 Settembre 1967

”(…) Alle ore 21 il noto alpinista Gianni Pieropan, parlerà sul tema: ‘Disciplina e condotta del vero escursionista’. In chiusura della serata ci sarà la proiezione di stupende diapositive dei nostri monti. Mi auguro che abbia successo questa manifestazione.”

Domenica 24 Settembre 1967

”(…) In compagnia di Paolo aspetto che arrivino gli amici dalla gita e sono puntuali con l’ora che avevano stabilito…”

Lunedì 2 Ottobre 1967

”(…) A sera siamo tutti uniti, noi della compagnia ed altri, per vedere assieme la possibilità di realizzare la lapide di Franco Girardello, morto sul Pasubio. Basilio si è impegnato a recarsi dai genitori e chiedere il loro consenso che di certo non mancherà. Se tutto procederà secondo i piani dovremmo scoprire la lapide l’ultima domenica di ottobre…”

Venerdì 27 Ottobre 1967

”(…) Il tempo si mantiene sempre ottimo e le montagne sono più belle che mai. Spero che siano così il giorno 4 Novembre quando, come già accennato, andremo in Pasubio.
Questa sera c’è una nuova riunione del GEM che servirà ad eleggere un gruppo col compito di organizzare e tenere i collegamenti con le varie sezioni del CAI, in poche parole, dare vita e movimento al gruppo…”

Attività anno 1968

Il gruppo è ormai consolidato con un presidente e dei con consiglieri a cui sono affidate specifiche cariche. Il risultato lo possiamo subito notare con la stampa del primo “santino” dove appare il programma completo delle gite.

Il desiderio di quei giovani si sta concretizzando e già da questo primo programma possiamo constatare che anche la preparazione era di buon livello.

Ringraziamo il nostro ex presidente Sig. Ruaro Nereo che, dopo averlo gelosamente conservato, ce ne ha fatto dono.

 

sede03-300x231Non è nei miei ricordi se sono stati ciclostilati anche i programmi particolareggiati delle singole gite, perché se ciò fosse sono andati perduti.

Restano delle bellissime foto che ci permettono di incrementare il nostro conoscere da dove veniamo.

Parte I – Le Origini

Il raccontare è un desiderio che sorge quando la memoria comincia a farsi piccola.

Questo è un modo per tramandare le cose di un tempo non tanto vicino alle persone che sono entrate dopo nei nostri ricordi.
storia01Quando l’interesse non è più personale, o di pochi, ma diventa per molti, allora il racconto diventa scrittura ed è quello che ci apprestiamo a fare. Siamo consapevoli che alcune cose ci sfuggiranno e altre dette non del tutto esatte, ma siate benevoli con noi perché ci metteremo anche il cuore per tramandare la verità.

Per scoprire le origini del GEM partiremo dall’anno 1900 e ciapeo, quando, a Marano Vicentino paese situato nella pianura Vicentina e ai piedi di quella cerchia di montagne che vanno da est con i colli Berici salendo verso nord con il Carega, le Piccole Dolomiti e il Pasubio. Continuando poi con il Novegno e il Summano , per finire con le propagini dell’Altipiano di Asiago che degradando verso est torna in pianura , esisteva già da molti anni una forte passione per la montagna.
Associazioni come ACLI e SCOUTS coltivavano con vero amore e ardimento l’andare in montagna, non solo per il gusto della semplice passeggiata, ma anche per tramandare dei sani valori di vita.

Dire la data di questi momenti in ……….. e al monte Summano è assai difficile. Notiamo e osserviamo con che abbigliamento si saliva in alto e i ragazzi forse indossano il vestito della festa.
Queste foto le abbiamo inserite per documentare che anche i singoli salivano in montagna spinti forse dal bisogno di nuove scoperte e di tramandare sensazioni nuove e diverse da quello che proponeva la società di allora.

Trascinati da questo splendido esempio, un gruppetto di giovani amici, nel tempo libero dall’impegno del gioco del pallone, cominciano a salire le vette che vedevano, sostando in centro del paese per scambiarsi le classiche quattro chiacchiere. Erano giovani sui 14-15 anni e non disponevano ne di mezzi di trasporto ne economici.

La domenica si andava alla messa prima (cinque e mezza), già vestiti di tutto punto con camicia a quadri rossi e blu, maglione a grandi trecce sempre di colore molto vistoso, pantaloni di fustagno, scarponi ai piedi e lo zaino piccolo e con poco o niente dentro. La giacca a vento d’inverno teneva sempre freddo, per questo nello zaino non mancava mai il “carburo”.

Molte volte all’uscita dalla chiesa si andava da Basilio Gasparin (ne sentiremo parlare molto) in via Mazzini dove sua mamma Maria aveva già il caffè pronto.

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L’Atesina che proveniva da Thiene fermava a Marano, davanti all’edicola, li salivamo e passando per Giavenale ci portava, prima a Schio e poi salendo la Val Leogra ci faceva scendere a Ponte Verde o al Passo Pian dell Fugazze.

La prima per salire in Pasubio percorrendo la Strada delle 52 Gallerie, la seconda sempre per il Pasubio lungo Val di Fieno ,Val Canale oppure per il Garega o le Piccole Dolomiti.

A volte, se volevamo ricuperare un’ora, ci si recava a Schio in bici che parcheggiavamo dal conte (porticina che si apre sulla mura di cinta dopo il negozio Benetton in via ….) per poi partire da piazza… sempre con l’Atesina per il Passo.

Battista faceva il biglietto con la macchinetta a tracolla e Gino, non ancora carburato, guidava sicuro la corriera.

Per il ritorno dovevamo essere puntuali al Passo alle ore cinque e mezza del pomeriggio, ma non c’erano problemi perché tutti camminavano di buona lena anche se, qualche volta, con il gomito scomposto.

Era un gruppo ben affiatato e il ritorno in corriera era il “clou” della festa: la corriera era nostra e i pochi passeggeri extra dovevano subire la festa. Spesso l’unico problema era l’autista Gino che di bicchieri ne aveva bevuti più di uno e ci faceva venire i brividi.

storia03Passano così alcuni anni e la passione per la montagna, per lo stare assieme e per il canto aumentavano sempre più.

Questo gruppo di amici che, d’ora in avanti chiameremo per nome: Paolo Tracanzan, Mario Gasparin, Bortolino Ruaro, Gianni Finozzi, Edoardo Finozzi nel 1966 avvertono il bisogno di andare più in alto e in posti più lontani, ma da soli non ce la fanno.

Contattano in primis Basilio Gasparin, ritenuto a ragione un esperto alpinista, per sentire un suo parere sulla eventuale nascita di un gruppo amici per la montagna a Marano, da aggregare al CAI di Schio. Lui e altri come Nereo Ruaro , i vari Sartore ………. facevano già parte di questo club.

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Basilio ci diede subito un grande incoraggiamento, e ci introdusse nel mondo del CAI presentandoci , racconta Gianni, a personaggi come il sig. Tapparo di Vicenza e il prof. Terenzio Sartore che allora abita a Schio in via Graziani con Rosa e due figli.

Ricordo che il viaggio a Vicenza si è svolto di sera con la vecchia Dulfin di Basilio e che nel ritorno perse la portiera di destra. Legatala con uno spago facciamo ritorno a Marano soffocati da un mare di risate. Cosa siamo andati a chiedere al sig. Tapparo non lo ricordo. Probabilmente notizie in generale sul CAI.

Il prof. Sartore invece ci ha fornito tutto il supporto per la nostra entrata al CAI di Schio.

Durante questo periodo di entusiastici preparativi ci trovavamo, da Basilio nel suo negozio di foto, in via 4 Novembre (dove ora c’è il negozio di liquori Canova (“Zamari”).

Ormai era cosa fatta , ci sentivamo un gruppo di montagna.

Correva l’anno 1967: con l’inscrizione ufficiale al CAI di Schio, con il nome proposto da Paolo, nasceva il GEM gruppo escursionisti maranesi .

In quel periodo c’erano anche altri appassionati che cercavano di organizzarsi come gruppo e quella che stiamo per raccontare è un’altra versione. Ce la racconta Gianni Filippi.

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La prima presidenza:

Basilio Gasparin era sicuramente il punto di riferimento, tanto che a merito possiamo definirlo primo presidente.

Paolo Tracanzan Segretario

Mario Gasparin – Bortolino Ruaro –

Edoardo Finozzi- Gianni Finozzi- Consiglieri

Altri

Prima sede:

Bar casa del giovane , stanzetta a destra entrando dalla porta piccola.

Gruppo ciaspe

ANNO DI FONDAZIONE 2003

Tutto nasce perché sui giornali appaiono frequentemente notizie su questo modo diverso di andare in montagna sulla neve e Mario Gasparin all’inizio del 2003 comincia ad interessarsi a questa attività. Già c’è il negozio Max Sport a Schio che organizza escursioni con guida e anche Valli Sport di Valli propone interessanti percorsi.

Noi, però, presumendo di non essere all’altezza di chi pratica già questo “sport”, decidiamo di organizzarci da soli, partendo tutti alla pari, cioè da zero.

Mario fa riferimento ai programmi di Max Sport, si interessa delle attrezzature e abbigliamento vari, propone l’attività in sede e alla fine si decide di buttarci nell’avventura e di provare sul campo queste benedette “ciaspole” (chi le chiama “ciaspole”, chi le chiama “ciaspe”).

La prima uscita è veramente entusiasmante, da ricordare, anche se non è proprio un’impresa alpinistica. Comunque la cosa piace ed inizia così una attività regolare, portata avanti e organizzata da Mario Gasparin. Nel 2005, anche Francesco Menegozzo e Roberto Busato entrano ufficialmente a dare una mano nell’organizzazione.

Ciaspe-2011-11-300x225Non esiste iscrizione particolare al gruppo, le escursioni vengono proposte a tutti e i praticanti abituali sono, attualmente, circa 35.

LA PRIMA USCITA – 2 FEBBRAIO 2003

Domenica 2 Febbraio è stata effettuata una escursione sperimentale sulle ciaspole.

Sono state noleggiate le ciaspole presso Max Sport Schio e Vallisport Valli e cortesemente sono state ritirate e riconsegnate da Giorgio Smiderle e Gigi Fanchin.

Hanno partecipate 20 persone, con obiettivo il Monte Maggio.

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