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12.04.2013 Marco Dal Bianco – L’operaio rocciatore

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07.04.2013 Gita di apertura

Programma:

8.00 partenza da dietro la chiesa (cercando di utilizzare il minor numero di auto possibile, poiché non c’è molto posto per parcheggiare) per località Val Siberia a Magrè di Schio,  fino alla partenza del “Sentiero dell’alpino”.
8.30

 

 

Partenza a piedi lungo il Sentiero dell’alpino che seguiremo per circa due terzi fino ad incontrare una stradina forestale che ci porterà a percorrere la strada della Zovo (ATTENZIONE: STRADA STRETTA E TRAFFICATA; RIMANERE IN FILA) fino alla contrada Gecchelini, dopo la quale, al tornante, parte il sentiero del Sojo Rosso che ci porterà, in ca. 45 min.,  alle contrade sotto la località Muciòn. Da qui, in 10 min., raggiungeremo la chiesetta del Muciòn nostro punto di arrivo.
11.00 S. messa, quindi pranzo al sacco. Sono graditi vino e dolci.
14.30 Iniziamo la discesa, lungo il sentiero di salita, fino a raggiungere le macchine.

Il percorso è facile, adatto a tutti.
La località Muciòn è raggiungibile facilmente in auto salendo lungo la strada dello Zovo: superato Monte Magrè, poco dopo contrà Gecchelini, c’è la deviazione (segnalata) per la chiesetta del Muciòn che si raggiunge dopo ca. 2 km dalla deviazione.

Capi gita: Rossato Agostino – Fanchin Pierluigi

Clicca sul link per vedere l’album fotografico

https://picasaweb.google.com/114552312789868493359/20130407GitaDiApertura

Sci alpinismo

Gia’ all’inizio degli anni ‘80 un gruppo di amici in seno al GEM praticava lo sci alpinismo , ma fu solo nell’inverno 1987/88 che si decise di creare un gruppo vero e proprio con un programma e un responsabile specifico.

In quell’inverno il gruppo composto da una quindicina di persone si dedico’ a scoprire itinerari nelle prealpi vicentine effettuando una decine di uscite.

Negli anni successivi alcuni soci frequentarono corsi di sci alpinismo presso la scuola del CAI di Marostica, affinando conoscenze e tecniche per poter svolgere le gite in sicurezza.

Il gruppo intanto cresceva e si allargava la voglia di nuovi itinerari: la scoperta del Lagorai d’inverno fu una vera rivelazione, un vero paradiso per la pratica di questa disciplina.

Materiali e tecniche si affinarono negli anni, come anche i frequentatori del gruppo e della scuola di sci alpinismo di Marostica (ricordiamo tra i tanti gli istruttori maranesi Aldo, Sergio e Rosi).

Un gruppo di 5 amici nel 1989 effettua un raid di 4 giorni sul gruppo del Cevedale, qualche bella uscita viene svolta anche in collaborazione con il CAI di Schio (Similaun, Corno Bianco, ecc.); pochi ormai sono i luoghi non frequentati in questi anni, spaziando dagli itinerari di casa fino ai ghiacciai delle alpi occidentali , svizzeri o austriaci. Recentemente, ad esempio, è stata portata a termine la salita del monte Etna in Sicilia.

Nel 2010 il gruppo dopo tanti anni di attivita’ portata avanti con grande impegno da Caio Gasparin, è stato affidato a Ugo Perdoncin che insieme ad un gruppo di giovani appassionati di questa disciplina, portano avanti la storia e le avventure sulle montagne d’inverno (neve permettendo!).

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Scialpinistica Cima Mulaz – 6 Aprile

come da programma Sabato 6 Aprile si svolgerà la gita scialpinistica alla Cima Mulaz sul gruppo delle delle Pale di S.Martino.

Assemblea dei soci GEM – 9 Aprile 2013

E’ INDETTA PER MARTEDI’ 9 APRILE 2013 ALLE ORE 20.30 PRESSO LA SALA ACLI ALLA CASA DEL GIOVANE L’ASSEMBLEA DEI SOCI


CON IL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO:

–        RELAZIONE DI CASSA

–        INFORMAZIONI DELLA PRESIDENZA

–        VARIE ED EVENTUALI

Si raccomanda vivamente la presenza e la puntualità.

LA PRESIDENZA

Tra le Valli di Rubbio

Domenica 21 aprile 2013 – Rubbio è un piccolo paese assolato a mille metri di quota, battuto dal vento, posto sull’estremo promontorio sud/est dell’Altipiano dei 7 Comuni.

Si protende verso Bassano del Grappa e la pianura come un’immensa prua di una nave e, data la sua posizione, offre paesaggi dagli orizzonti sconfinati e dalla luce abbagliante. Nei giorni limpidi si può dominare quasi tutta la pianura Veneta, da Vicenza alla laguna di Venezia e al mare che si distingue distintamente e fino all’Appennino Bolognese. Verso nord/est si distinguono il Grappa, le Pale di San Martino ed il gruppo dei Lagorai.

Programma:

Ore 7.30

 

partenza da dietro la chiesa per Bassano del Grappa seguendo la statale per Asiago fino alla località di Tortima (fraz. di Conco) dove, a destra (indicazioni), si dirama una strada, sempre in salita, ma senza altri tornanti, che porta alle prime case del paese (m. 1057).
Ore 9.00

 

 

partenza a piedi seguendo le indicazioni per Val di Pozzolo, Val Valleranetta dove troveremo  il cippo storico, un grosso sasso con scolpito una grande croce, il leone di S. Marco e la data 1484, il quale segnava il confine della dominio della città lagunare, e il Monte Campolongo m. 1142 con i suoi trinceroni della Prima Guerra Mondiale. Percorreremo le Casare di Campolongo, se avremo tempo faremo una deviazione al Monte Caina  m.1002. Sosta pranzo.
Ore 14.00

 

 

 

 

 

Ritorno verso Rubbio e sosta e visita alle Cave Dipinte Opera, ormai celebre, dell’artista bassanese Toni Zarpellon. Si tratta di quattro anfiteatri rocciosi, creati dall’escavazione della pregiata pietra calcarea, ripuliti dall’artista e trasformati in opera d’arte a partire dai primi anni ottanta. Ognuna delle cave ha un tema: la prima, e più famosa e affascinante, è la Cava Dipinta. Sfruttando le asperità rocciose, l’artista vi ha dipinto una serie di facce ed animali stilizzati. E’ un caleidoscopio di colori e di allegorie sfavillanti. Nella seconda, detta Cava Abitata, l’artista ha operato una serie di installazioni di serbatoi e marmitte di automobili, opportunamente trattati e sagomati, che danno l’impressione di facce e figure umane. Il colpo d’occhio è davvero impressionante, una specie di bolgia infernale dove anime straziate urlano il loro dolore. La sensazione che si prova è di estrema tristezza, sofferenza e solitudine, in mezzo a questa popolazione di fantasmi scavati dalle più profonde e nascoste pieghe delle nostre anime.
Ore 17.00 Arrivo a Rubbio e ritorno a Marano.

 

La quota di iscrizione è di € 10,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

Il  percorso  è  adatto  a  tutti ma,  non  avendolo  potuto  visionare  a  causa  del  maltempo  e della neve attualmente presente sul sentiero, potrebbe essere modificato.

Il tempo di percorrenza a piedi sarà di 4-5 ore.

Capi gita: Dalle Fusine Alberto – Dal Santo Alberto

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Corso sci GEM Marano

corso-sci-2-300x200 corso-sci-300x200Il primo corso sci di discesa organizzato dal GEM di Marano si è svolto nel 1974 a Fondo Piccolo, in Folgaria.

Vi parteciparono 29 persone, istruite da 2 maestri sci della Scuola 3 PINI di Folgaria.

Il corso sci è stato organizzato tutti gli anni, a Fondo Piccolo fino ai primi anni ’80, poi dal 1982 al 1984 a Monte Corno e  dal 1985 al 1989 a Cima Larici.

Dal 1990 si ritornò a Fondo Piccolo, dove vengono organizzati tuttora.

I corsi sono stati tenuti da maestri abilitati all’insegnamento da Scuole Sci riconosciute a livello nazionale ed hanno permesso a molte persone di Marano e non solo, giovani e meno giovani, di avvicinarsi a questo sport.

 

Durante il corso sci del 2009, il GEM ha partecipato all’iniziativa “PISTE SICURE” organizzata dalla Polizia di Stato.

I corsi sci di discesa, fondo e snowboard hanno sempre avuto una costante partecipazione con la media di 150 persone, fra adulti e bambini, arrivando così alla 39ma edizione che svolgerà nel gennaio 2013 a Fondo Piccolo.

Sopra gli 8000

sopra-gli-8000-210x300Serata con la guida alpina Angelo Giovanetti Venerdi’ 15 marzo ore 20.30 auditorium di Marano

Quest’anno in occasione delle serate dei venerdi’ del CAI avremo ospite qui a Marano, presso l’auditorium delle scuole medie,  Angelo Giovanetti, guida alpina di Pergine Valsugana.

Inizia la sua attivita’ da ragazzo sulla Vigolana, sulla Madonnina ed il Frate. Promotore dell’ arrampicata sportiva, negli anni ottanta nella valle dei laghi, a San Giovanni chioda il primo 8a. Partecipa ai mondiali di arrampicata nell’ 1986 ad Arco. Percorre numerose vie classiche sulle Dolomiti, su pareti importanti come: Marmolada , Brenta , Civetta , Sasso della Croce, Catinaccio , tre cime di Lavaredo percorrendo le prime vie di settimo grado. Si sposta poi sulle pareti nord delle Alpi fra le quali la nord dell’Eiger , la nord del Cervino , la nord delle Grand Jorasses per la via Cassin , il pilone centrale del Freney al Monte Bianco.

L’attivita’ alpinistica di Angelo non ha confini: prima spedizione nel 1989 con un tentativo di via nuova sulla parete nord del Nanga Parbat versante Rakhiot (dopo aver superato la difficile parete nord, rinuncia per troppi pericoli oggettivi). Riesce a salire sei giganti di 8000 metri (Shisa Pangma, Cho Oyu, GasherbrumII, Hidden Peak, Makalu’) ma partecipa ed organizza anche tante spedizioni non vanno a lieto fine: due volte all’Everest da nord e da sud, due volte al Nanga Parbat da nord e per la via Kinshofer, un  tentativo al Manaslu. Al K2 nel 1999 la spedizione viene interrotta a causa di un incidente. Ha salito inoltre il Pumori e due volte l’Ama Dablam,

Le esperienze poi si allargano al nord America con la salita al M.Mckinley, al sud America con tentativi alla parete sud dell’Aconcagua ed al Cerro Torre.

La sua attivita’ di guida alpina lo porta ad organizzare trekking e spedizioni in tutto il mondo con i clienti: trekking campo base dell’Everest con salita all’ Island Peak. trekking C.B. del K2, traversata del ghiacciaio del Baltoro, giro dei tre Colli, tour in mountain bike in Tibet, traversata Lasa – Kathmandu, spedizioni per gruppi all,Ama Dablam, al Cho Oyu, al Mustaghata, con gli sci.

Dall’ estate 2012 gestisce il rifugio Casarota con Antonella Beatrici sul Becco di Filadonna.

Come potete ben pensare la serata sara’ ricca di immagini stupefacenti e di racconti di avventure vissute al limite, non mancate e soprattutto coinvolgete amici e parenti in questa bella iniziativa del GEM.

Gem Bike

gem-bike-300x194Nasce per volontà e tenacia di Sergio Purgato e Rosi Pizzolato.

Grazie a questi pionieri comincia nell’anno 1992 questa nuovo modo di affrontare sentieri e strade montane, per raggiungere le vette con un mezzo assai divertente la bici da montagna allora chiamata rampichino.

Il GemBike risulta essere uno dei primi gruppi di ciclo escursionismo in MTB del Club Alpino Italiano, alle attività del gruppo partecipano soci CAI, soci Gem, molte le condivisioni di attività con gruppi ciclo escursionistici di altri paesi,  Berica MTB e gli amici lagunari Jesolani.

Negli anni il gruppo si è allargato con nuovi soci che hanno portato nuovi stimoli al gruppo e nell’anno 2000 il GEMBike ha subito un cambio generazionale, ha iniziato a pubblicare le sue attività nel Web e a farsi conoscere dal pubblico.

Lo Staff si ritrova per stilare un calendario di uscite che vengono pubblicate e pubblicizzate, dove il responsabile gita, studia nei particolari il percorso provandolo più volte per poter fornire nella presentazione più informazioni agli interessati partecipanti, lunghezza percorso in km e ore, dislivello, grado di difficoltà in salita e in discesa. Le escursioni sono di vari livelli, ma in linea di massima per tutti coloro che hanno un minimo di preparazione e voglia di divertirsi .Il gruppo organizza una gita cicloturistica dedicata a tutti i soci GEM, famiglie con bambini, tutti con il loro mezzo possono partecipare, a questa uscita  si abbina visita del territorio e cultura Per unirsi e partecipare contattare Stefano Fabris o venire in sede gem al martedi sera.

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Tutte le attività del GEM bike al seguente link

http://www.gemmarano.it/category/attivita-estive/gem-bike/

Parte IV – Il GEM oggi

Il GEM, nato il 23 ottobre del 1967, è attivo ancora oggi. Nel tempo si è rinnovato ed è cresciuto, ma non sono state tradite le indicazioni dei padri fondatori, che sono state aggiornate ed arricchite.

Parte III – Le sedi

Prima sede ufficiale:
Era una piccola stanza di un vecchio stabile nato come casa del fascio , poi del popolo ed infine scuola di avviamento professionale.
parte-3-1-300x211 parte-3-300x211Si entrava dalla porta piccola. La sede si trovava sulla finestra di fronte.

Alcuni anni dopo ci siamo trasferiti sulla stanza la cui finestra è semi nascosta dalla pianta.

Prima di abbandonare questo edificio, ormai pericolante ci hanno assegnato una stanza sull’altro lato. Si entrava sempre dalla porticina.

Sulle macerie di questo edificio è stato realizzato il parcheggio all’inizio di via 4 Novembre

Da confermare. All’epoca non esisteva il campo di pallacanestro, ma esisteva una vecchia mura di cinta sulla quale, in tempi più remoti era stata ricavata una porta di collegamento con la Casa del Giovane.

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