Domenica 21 aprile 2013 – Rubbio è un piccolo paese assolato a mille metri di quota, battuto dal vento, posto sull’estremo promontorio sud/est dell’Altipiano dei 7 Comuni.

Si protende verso Bassano del Grappa e la pianura come un’immensa prua di una nave e, data la sua posizione, offre paesaggi dagli orizzonti sconfinati e dalla luce abbagliante. Nei giorni limpidi si può dominare quasi tutta la pianura Veneta, da Vicenza alla laguna di Venezia e al mare che si distingue distintamente e fino all’Appennino Bolognese. Verso nord/est si distinguono il Grappa, le Pale di San Martino ed il gruppo dei Lagorai.

Programma:

Ore 7.30

 

partenza da dietro la chiesa per Bassano del Grappa seguendo la statale per Asiago fino alla località di Tortima (fraz. di Conco) dove, a destra (indicazioni), si dirama una strada, sempre in salita, ma senza altri tornanti, che porta alle prime case del paese (m. 1057).
Ore 9.00

 

 

partenza a piedi seguendo le indicazioni per Val di Pozzolo, Val Valleranetta dove troveremo  il cippo storico, un grosso sasso con scolpito una grande croce, il leone di S. Marco e la data 1484, il quale segnava il confine della dominio della città lagunare, e il Monte Campolongo m. 1142 con i suoi trinceroni della Prima Guerra Mondiale. Percorreremo le Casare di Campolongo, se avremo tempo faremo una deviazione al Monte Caina  m.1002. Sosta pranzo.
Ore 14.00

 

 

 

 

 

Ritorno verso Rubbio e sosta e visita alle Cave Dipinte Opera, ormai celebre, dell’artista bassanese Toni Zarpellon. Si tratta di quattro anfiteatri rocciosi, creati dall’escavazione della pregiata pietra calcarea, ripuliti dall’artista e trasformati in opera d’arte a partire dai primi anni ottanta. Ognuna delle cave ha un tema: la prima, e più famosa e affascinante, è la Cava Dipinta. Sfruttando le asperità rocciose, l’artista vi ha dipinto una serie di facce ed animali stilizzati. E’ un caleidoscopio di colori e di allegorie sfavillanti. Nella seconda, detta Cava Abitata, l’artista ha operato una serie di installazioni di serbatoi e marmitte di automobili, opportunamente trattati e sagomati, che danno l’impressione di facce e figure umane. Il colpo d’occhio è davvero impressionante, una specie di bolgia infernale dove anime straziate urlano il loro dolore. La sensazione che si prova è di estrema tristezza, sofferenza e solitudine, in mezzo a questa popolazione di fantasmi scavati dalle più profonde e nascoste pieghe delle nostre anime.
Ore 17.00 Arrivo a Rubbio e ritorno a Marano.

 

La quota di iscrizione è di € 10,00 da versare obbligatoriamente al momento dell’iscrizione.

Il  percorso  è  adatto  a  tutti ma,  non  avendolo  potuto  visionare  a  causa  del  maltempo  e della neve attualmente presente sul sentiero, potrebbe essere modificato.

Il tempo di percorrenza a piedi sarà di 4-5 ore.

Capi gita: Dalle Fusine Alberto – Dal Santo Alberto

Clicca sul link per vedere l’album fotografico

https://picasaweb.google.com/114552312789868493359/20130421TraLeValliDiRubbio